AttualitàPit Bull Terrier: chi è costui? Una razza di cui si parla...e spesso, a sproposito. Vediamo di capire di più ripercorrendo le date salienti che ne hanno segnato la storia |
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Di American Pit Bull Terrier
si è parlato molto negli ultimi decenni del secolo scorso. Si sono lanciate illazioni
circa la sua indole aggressiva e, di conseguenza, il suo alto grado di pericolosità nei
confronti dei propri simili e delluomo; si sono poi mossi in tanti, dalle
associazioni animaliste fino ai deputati del Parlamento, per cercare di introdurre nuove
norme legislative che in qualche modo ne limitassero se non addirittura proibissero
lallevamento; si sono infine schierate molte firme della cinofilia ufficiale per
ribadire il loro "NO" a una razza che non gode ancora di un riconoscimento da
parte della Federazione Cinologica internazionale. La storia di una razza |
avevano dato vita ai
combattimenti nelle arene: non solo tra cani, ma anche con animali di ogni specie e mole.
Daltra parte fino ad almeno il XVII-XVIII secolo non si riesce a distinguere
una razza dallaltra. Gli anni dei combattimenti |
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Ci si trova così a fine 800 con due diversi tipi di cane nati entrambi dal Bull Terrier: il primo, adatto per le esposizioni, venne chiamato English Bull Terrier Bianco, e secondo il Pit Bull Terrier, la cui strada restava invece quella delle arene. Per comprendere meglio la strada intrapresa dal Pit Bull Terrier occorre tuttavia spostarci negli Stati Uniti. Qui il Pit Bull Terrier, chiamato anche in questo caso con nomi differenti tra cui Bull and Terrier, Half and Half, Pit Dog, Yankee Terrier e altri ancora, giunse già nel XVIII secolo portandosi dietro tutta quella scia di diffidenza che in Inghilterra ne aveva segnato gli ultimi decenni di permanenza. "Fin dallinizio", ha scritto Joseph Colby, allevatore di Pit Bull e autore del volume The American Pit Bull Terrier pubblicato nel 1936, "la razza ebbe una ingiusta reputazione dovuta alla sua abilità nel combattimento e alle caratteristiche del proprietario". A fianco di questi cani cerano infatti personaggi non certo usciti dalluniversità di Oxford: pugili, osti e membri della confraternita sportiva. Persone insomma che vedevano nel combattimento tra cani una fonte di divertimento e di una pur discutibile forma di selezione delle qualità di forza e resistenza di questa razza. Tantè che, tramontata la moda del pit (arena) nel Vecchio Continente - salvo sparuti casi di incontri clandestini - il Nuovo Continente diventa la seconda patria di questa pratica. La Police Gazette (1846-1932) diventa lorgano di comunicazione ufficiale doverano inserite le date e i risultati degli incontri, prima che il neonato libro delle origini americano e, lUnited |
Kennel Club (UKC, 1898) non
cominciassero a pubblicare il Bloodlines Journal e a inserirci articoli e notizie sul
combattimento tra cani. I combattimenti nellarena |