La storiella Il più bel cane
del mondo viene dall’Italia.
Axel
salva l’onore del Bel Paese
Niente sembra essere più
bello nel Bel paese, nella bella Italia. Da mesi l’estero sgrana
gli occhi meravigliato sulla politica italiana, su un Primo Ministro
che attira l’attenzione su di sé solo per storie di donne e di
giustizia, che ha bisogno di un incontro tra partiti europei per
regolare i conti con gli avversari del proprio Paese e che durante
una manifestazione di partito viene aggredito e ferito. Prima
dell’attacco Berlusconi aveva scherzato dal palco, dicendo che non
era un mostro, ma un bello e bravo ragazzo. Ma bisogna constatare con
cinismo che il suo bel viso ha subito più interventi
plurispecialistici di lifting.
Ma ancora peggio è che
anche il calcio, la passione più grande degli italiani, ha perso la
sua bellezza. “Questa Italia non mi piace più”, ha detto
Francesco Guidolin, allenatore del Parma e degli svizzeri del Blerim
Dzemaili, al Corriere della Sera. In Francia, dove ha lavorato prima,
è stato molto meglio: un’atmosfera persino rilassante, che “rende
il calcio più bello e stressa meno i calciatori”. Non così come
in Italia, dove il livello di volgarità negli stadi è insuperabile.
“Tutto ciò nel Paese
dei Campioni del Mondo”, viene da pensare. “Tutto finito, tutto
sprofondato?”, viene da chiedersi. “No, non proprio tutto”, si
può affermare con un sospiro di sollievo, perché qui c’è ancora
Axel, il cane più bello del mondo. Axel Del Monte Alago, questo è
il suo nome per intero; Axelino, come lo chiamano “mamma “ e
“papà”. Axel quindi, questo simpaticone racchiude tutto in sé.
Eccome! Su 50 concorrenti
da tutte le parti del mondo, ha stravinto all’Eukanuba World
Challenge lo scorso week end a Long Beach in California. Come il più
bello tra i più belli ha vinto un premio di 10.000 dollari.
Axel ha 4 anni, è un
Bracco Italiano. Per i tedeschi un bracco, un cane da caccia
italiano. In questo Paese del Sud, nostro vicino, tra 4500 esemplari
di questa razza Axel ne è l’esemplare più nobile. La Bellezza ce
l’ha nei Geni. Sua madre Rivana è stata eletta miglior femmina
d’Italia, un successo che il figlio negli anni passati ha parimenti
potuto conseguire. “Buon sangue non mente”, dice il proprietario
Salvo Tripoli, “questa eleganza o ce l’hai o non ce l’hai”.
La svedese Bitte Ahrens
ha condotto Axel alla grande. E’ allevatrice amatoriale e perciò
ancora più fiera del titolo. “La mia gioia può sembrare ridicola,
ma per noi cinofili per passione questo successo significa
immensamente tanto”; dice Tripoli.
La storia del cane va a
braccetto con la storia dell’uomo e il Bracco ha cacciato con
l’uomo così come quest’ultimo con l’arco e le frecce.
Caratteristica del Bracco
Italiano è il suo trotto. Con leggeri ed eleganti passi quasi di
danza, volteggia per la sala scaldando l’atmosfera dello show
californiano. “Questo cane ha attirato subito la mia attenzione e
la meraviglia degli spettatori appena entrato nel ring. Mi è venuta
la pelle d’oca al guardarlo”, dice Frank Sabella, il direttore
della giuria all’entrata in scena di Axel.
“Meno male che Silvio
c’è”, diceva lo slogan di Berlusconi alle elezioni. “Meno male
che c’è Axel”, dovrebbero gridare ora gli italiani, ora che la
politica e il calcio sono sprofondati in mare. Ma Axel restituisce al
Bel Paese la sua bellezza. Magari anche i calciatori si lasceranno
ispirare da Axel, per ritrovare eleganza e leggiadria. Della politica
meglio non parlare.
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