La
chiamavamo Tinnarella ed il vezzeggiativo al suo nome, Tina, appariva in
contrasto con la serietą della Sua espressione e i movimenti riservati che
contraddistinguevano la Sua persona quando, nei ring delle pił prestigiose Esposizioni italiane ed estere, distribuiva giudizi che sono
rimasti nella storia delle razze da Lei di volta in volta giudicate.
Chi ha avuto la fortuna di conoscerLa
e di apprezzarne le qualitą non soltanto cinologiche ma anche e soprattutto umane
rimaneva stupefatto per trovarsi di fronte una persona che in privato era allegra e
sorridente in contrasto con gli atteggiamenti di grande impegno e serietą in Lei
spontanei quando doveva valutare soggetti fra i quali cercava di individuare i modelli
destinati al miglioramento della loro razza.
E non solo. Giudicava i cani
correlando la qualifica attribuita allambiente nel quale la loro razza si era
evoluta. Invitata a giudicare in Brasile aveva realizzato una serie di corrispondenze per
I Nostri Cani facendoci quasi toccare con mano la realtą delle razze canine
in terra Carioca.
Purtroppo quando scompaiono personaggi
come Tina Violi Gussoni restano, in chi ha avuto la fortuna di conoscerli, ricordi che la
cinofilia ufficiale dovrebbe coltivare a beneficio delle nuove generazioni che si lasciano
coinvolgere nellallevamento e nella selezione delle numerose razze canine che
affollano sempre pił le nostre cittą, le nostre case.
Mario
Perricone
Il
ricordo di Piero Renai della Rena
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