ECCO
I BATTISTRADA! Da tempo temevamo questo
momento. Prima o poi doveva accadere che qualche sindaco "attento al bilancio del
comune" attentasse all'impegno dovuto per legge verso i cani randagi.
L'uccisione dei cani randagi proposta dai sindaci marchigiani di Serra San Quirico
e Sassoferrato viene definita dalla deputata Verde Annamaria Procacci ''una follia, un
salto in un passato di barbarie, una violazione della legge nazionale per la prevenzione
del randagismo''. Fa eco la LAV che intravvede l'istigazione di reato.
Giusto! A nessuno e' consentito infrangere la legge ne' indurre altre istituzioni a
infrangerla come hannno fatto i due sindaci chiedendo alla Regione Marche di modificare il
dettato sugli animali di affezione. Tuttavia sara' bene chiarire che il
ritorno a una condizione precedente alla 281/91 e' nell'aria e non saranno i piagnistei di
deputati poco dotati di acume a impedire che prima o poi si ritorni alla situazione
precedente con una ecatombe di massa. Qualcuno, nell'ombra, la sta gia' preparando.
Certi personaggi si attivano di fronte a casi eclatanti offerti da sindaci
sprovveduti, ma dormono sogni tranquilli quando il reato viene consumato nel silenzio da
altri piu' risoluti. A certe persone non interessa la sostanza delle cose quanto il fatto
che certe brutture umane non raggiungano le loro nobili orecchie, troppo delicate per
sopportarle.
Essi non comprendono che la somma di fatti singoli fornisce inequivocabili giudizi
sull'efficacia di una legge. E oggi, e' evidente la necessita' di sostituire la 281/91 con
una normativa piu' avanzata. Da anni si registrano scandalose gestioni di canili; sia da
parte di privati, per i quali i randagi sono fonte di lucro, che di uffici comunali che
vedono l'impegno con senso di crescente insofferenza. La cronaca e' piena di sparizioni,
torture, dimenticanze, gestioni da film dell'orrore. Si salvano (ma non sempre) le
conduzioni offerte dalle associazioni protezioniste che comunque si trovano sempre piu'
impelagate in situazioni senza uscita dato l'afflusso di nuovi ospiti in strutture al
limite del collasso.
Ma chi dovrebbe vigilare non se ne accorge e si limita a richiedere l'applicazione di una
legge che oltre a essere mal applicata, fa acqua da tutte le parti per motivi intrinseci.
Sara' forse perche' "'oscarafone e' bello a mamma sua"? Noi non sappiamo, anche
se lo sospettiamo, se la legge sia stata un contentino concesso dal Parlamento a un gruppo
di Anime Belle ivi dimoranti. Allora poteva anche essere considerata innovativa anche se
siamo convinti che il Legislatore, se avesse riflettuto un attimo, avrebbe potuto
comprendere che quella sequenza di proposizioni mal organizzate e scarsamente riflettute
non poteva funzionare.
Ma oggi chi e' onesto, dopo tante inequivocabili prove, ha il dovere di comprenderlo. E lo
Stato, considerata la dichiarazione che Lui medesimo "... promuove e disciplina
la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudelta' contro di essi, i
maltrattamenti ed il loro abbandono..." ha il dovere di essere credibile e risolvere
una volta per tutte una questione che non puo' perdurare in un paese civile! Rinascita
Animalista ha da tempo intravisto la soluzione e ha depositato nel suo sito uno schema che
puo' funzionare da punto di partenza. Troppo avanzato? Se ne scelga uno alternativo che
sia soddisfacente, ma non si aspetti altro tempo. Decine di migliaia di persone chiuse in
lager che dovrebbero essere cancellati dalla faccia della terra non ne possono piu' delle
sofferenze che "la parte piu' stupenda del Creato" sta ignobilmente infliggendo
loro. E inoltre, altri animali di affezione - non ci sono solo i cani - vivono una
condizione che deve essere riconsiderata dato che la legge precedente l'ha colpevolmente
trascurata.
Aldo Sottofattori
Ivrea tel. 0125-44142
x G.D. Rinascita Animalista
rinascitanimalista@libero.it |
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