VETONLINE | Se mi tiri mi strappo |
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-DOV’E’ LOCALIZZATO IL MALANNO? Nel cane da lavoro i danni al PIEDE rappresentano la lesione di più frequente riscontro in tutti i tipi di attività. Questi danni sono rappresentati da un gruppo di lesioni traumatiche provocate dall'uso frequente ed impegnativo della zampa, messa a dura prova da un'attività di corsa spesso massimale su fondi non erbosi, da torsioni improvvise e repentine, da salti ripetuti. Quando si parla di lesioni a carico delle strutture del piede facciamo riferimento a problemi che riguardano le diverse strutture anatomiche che lo costituiscono come ad esempio: erosione dei cuscinetti plantari, infiammazione del piede, fessurazione ed erosione dello spazio interdigitale, rottura od avulsione delle unghie, rottura o lussazione dei diti, distrazioni tendinee e legamentose e ferite lacere o lacero\contuse. L'infiammazione del piede che si chiama volgarmente "aggravata" o anche “sobbattitura” colpisce i cani che lavorano su di un terreno duro con i cuscinetti plantari (il sotto del piede) non allenati. Il giorno dopo il cane non cammina neanche. Si possono indurire i cuscinetti con pomate all'ossido di rame, l'ossido di zinco o l'acido picrico. Meglio ancora allenare il cane facendolo uscire un po’ per volta e non tutto in un solo giorno. La maggior parte di queste lesioni guarisce in tempo breve e senza conseguenze per la funzione dell'arto. Viceversa anche il resto delle strutture della zampa, muscolo, tendine e legamento possono subire una lesione di tipo diverso a seconda della diversità dell’insulto. -COM’E’ FATTA QUELLA REGIONE ANATOMICA? Il muscolo scheletrico, detto anche muscolo striato o volontario, è una struttura complicata che serve agli organismi per muovere i segmenti dello scheletro osseo allontanandoli ed avvicinandoli tra loro, e quindi per spostarsi nello spazio. E’ composto principalmente di proteine e rappresenta complessivamente addirittura il 45% del peso corporeo di un cane. E’ il tessuto quantitativamente più abbondante del corpo. Viceversa i tendini ed i legamenti sono strutture di collegamento dei muscoli con lo scheletro (tendini) e di segmenti ossei tra loro (legamenti). I tendini scorrono all’interno di una guaina che si può infiammare detrminando una TENOSINOVITE, dolorosa e limitante il movimento. -COSA VUOL DIRE? CHE COSA E’ SUCCESSO? QUAL’E’ LA CAUSA DELLA LESIONE? I cosiddetti “volgarmente” stiramenti e strappi di legamenti e muscoli vengono classificati in tre gradi di lesione: ELONGAZIONE che significa che il muscolo è stirato in maniera eccessiva da una torsione o da uno stiramento esagerato. Fa male perché c’è una piccola lesione ma non si è rotto. DISTRAZIONE lo stiramento è più forte con rottura di qualche fibra, c'è gonfiore evidente e dolore. ROTTURA resta un buco permanente nel muscolo, il dolore è forte e la zoppia è grave. Una regola d'oro sempre valida: "il muscolo guarisce da solo" basta rispettare i giusti tempi di riposo. Per una distrazione sono necessari almeno 15 giorni di riposo, se c'è gonfiore sono efficaci anche gli antiifiammatori non steroidei. Altro capitolo è la lesione al tendine o alla sua guaina (la pellicola che lo avvolge). I tendini sono corde robustissime che connettono il muscolo all'osso. E' possibile che si infiammino con piccoli gonfiori dolorosi ben localizzati. La lesione alla guaina (tenosinovite) guarisce con il riposo e con una leggera terapia antiinfiammatoria. In conclusione seguiamo il vecchio proverbio latino "festina lente" che vuol dire "affrettati con lentezza". In pratica se c'è una zoppia affrettarsi a fare una diagnosi e lentamente aspettare la guarigione senza fretta. DISTORSIONI. Il trauma distorsivo è spesso a carico del garretto (posteriore) o del carpo (il polso dell'arto anteriore) in genere è causato da un piegamento eccessivo del piede verso l'interno ( il termine tecnico è trauma in varismo) con distorsione, appunto, dei legamenti di quest'articolazione. Ben più seria può essere la lesione a carico del ginocchio. Questa può interessare non solo i legamenti ma anche i cosiddetti menischi che sono dischi di cartilagine interni al ginocchio. In questo caso la zoppia sarà più grave ed anche la terapia sarà più complessa. -QUALI SONO I SINTOMI? Nei casi meno gravi il cane tende ad appoggiare la zampa con attenzione, accorciando il momento di appoggio o a tenerla leggermente sollevata, non si osserva nessun gonfiore nè, naturalmente, nessuna alterazione alla radiografia. In pratica, molte lesioni di questo tipo sono difficili da localizzare con assoluta precisione. Come si intuisce facilmente se la lesione è più grave anche la sintomatologia sarà più importante. Un caso particolare è quello di cani frequentemente soggetti a zoppie varie con scarsa sintomatologia se non la zoppia. In pratica ci sono cani che spesso zoppicano non si capisce neanche quale sia l'articolazione nè il motivo. Ebbene è possibile che si tratti di molte cause, compresi gli errori alimentari (troppe proteine complesse). Una cosa utile ai fini della prevenzione è la somministrazzione di integratori a base di glicosaminoglicani, vitamine, minerali ed una limitazione dell’apporto carneo nella dieta. -COME SI FA’ LA DIAGNOSI? La diagnosi è clinica e si emette sui sintomi. In genere non è necessario sottoporre l’animale a nessun altro esame collaterale. Si effettuano esami radiografici o ecografici per precisare la diagnosi e mirare la terapia. -SI PUO’ PREVENIRE ? POTEVO FARE QUALCOSA PER EVITARLO? Al primo posto una corretta gestione del cane, allenato con criterio e non gettato allo sbaraglio dal canile alla gara. Molto importante effettuare un riscaldamento leggero prima della gara con una passeggiata al trotto per 10/15 minuti. Pare utile la somministrazione di bicarbonato di sodio. Questo non ha nessuna funzione energetica ma può aiutare la prestazione sportiva in una gara con turni o manches faticosi e ravvicinati perchè grazie al suo potere tampone contrasta il famigerato acido lattico che si accumula nel sangue. Secondo alcuni autori il fabbisogno è stimato in 400 mg\kg di peso vivo (per un cane di 20 kg = circa 15 grammi, un cucchiaio da cucina, in un litro di acqua da bere prima della gara). Per evitare la degenerazione muscolare è consigliata la Vitamuna C +Vitamina E +Selenio. Per fortificare i legamenti e tendini è uitle la Vitamina C (1/2 grammi al giorno tutti i giorni) che aiuta la formazione del collagene. Unitamente a questa si possono utilizzare i Glicosaminoglicani sempre mirati al rafforzamento della struttura osteolegamentosa. -COSA POSSO FARE ADESSO? Al momento dell’infortunio il cane deve essere messo il più possibile tranquillo e raffreddato localmente con asciugamani bagnati freddi o con ghiaccio per evitare la formazione dell’ematoma dovuto alla rottura di mille capillari. Come terapia si consiglia il riposo per almeno 4\5 giorni, è consentita solo la giratina per fare la pipì. Non è conveniente somministrare antiinfiammatori (tipo Aspirina) per non accelerare la ripresa dell'attività prima che la lesione sia naturalmente risolta. In pratica guarisce da solo. Ben più seria può essere la lesione a carico del ginocchio. Questa può interessare non solo i legamenti ma anche i cosiddetti menischi che sono dischi di cartilagine interni al ginocchio. In questo caso la zoppia sarà più grave ed anche la terapia sarà più complessa. Potrà essere necessario un gesso o un bendaggio per limitare i movimenti ed una terapia con antinfiammatori per diminuire l'infiammazione ed il dolore. In una lesione al ginocchio è importante il riposo che non dovrà essere inferiore ai 15 giorni fino a 30. Per risolvere la maggior parte dei problemi al piede è sufficiente una terapia conservativa a base di antifiammatori ed un periodo di adeguato riposo. In caso di ferite od abrasioni è necessario disinfettare e mantenere pulita la zona che rapidamente guarisce. Le unghie delle zampe devono sempre essere controllate ed eventualmente tagliate anche gli speroni, se presenti, vanno tagliati con cura in quanto che non consumandosi si allungano continuamente. Qualunque infortunio richiede, in primo luogo, dei tempi di riposo assoluto che variano a seconda dei casi. Tali tempi sono da considerarsi, ovviamente, "salvo complicazioni". In ogni caso si consiglia una convalescenza di almeno 2 mesi con le prime 3 settimane di assoluto riposo. La fretta è sempre cattiva consigliera. -PUO’ CAPITARE ANCORA? Non esiste, e non esisterà mai, il vaccino contro le lesioni traumatiche. Quindi l’incidente può capitare ancora. Indubbiamente, come abbiamo visto, si può fare molto in termini di condizione fisica, allenamento ed “integrazione alimentare mirata” per prevenire le ricadute anche nei soggetti più predisposti e fragili a livello muscolo-osteo-articolare. E’ necessario procedere con attenzione facendo tesoro dell’esperienza e dei consigli di chi ha già vissuto situazioni del genere e della professionalità del Medico Veterinario, nella scelta delle sostanze da usare nell’integrazione. |